Ci avete mai riflettuto? Quando la situazione comincia a diventare scomoda, pesante, perchè il primo istinto dice di lasciare tutto subito per cercare un ambiente più mite? Non sarebbe magari il caso di tentare a rendere l’ambiente accogliente?
Io sono Gillone e di tanto in tanto vi porterò a contatto con la realtà della vita quotidiana nella nostra associazione. Pensate a me come il vostro Cicerone, ma senza lingua parlata perfettamente.
In un’associazione sportiva come la nostra, situata in un contesto cittadino bello ampio e con un buon bacino di utenza, è normalissimo vedere “gente distratta che viene e va”. Però uno si aspetta pure che le distrazioni disturbino le new entry, non chi ormai ha “l’anzianità” sportiva dell’asinello sul presepe.
Ma poi, tutte queste distrazioni improvvise da dove arrivano?
Non ci siamo mai fatti distrarre da discussioni, incomprensioni, o problemi di qualsiasi tipo. Neanche dalle interferenze esterne. Anche perchè sia chiaro, siamo un’associazione coraggiosa finchè si parla di sport. Nei rapporti umani siamo fragili come tutti. E come pochi, adoriamo il vero dialogo. Quello dove non temi il confronto. E per confronto intendo quello serio. Il confronto condotto con serietà e trasparenza massime.
In alcuni casi va bene, si risolve, si tira una riga e si va avanti.
In altri casi la situazione prende la piega di una partita a scacchi con un piccione. Tu cerchi di condurre tutto con criterio, dall’altra parte l’avversario salterà sulla scacchiera, sgacazzerà in giro e andrà via impettito e trionfante.
Non sono un estimatore dei volatili e con questo posso conviverci, va bene.
Però almeno voi, vi prego, non siate come i piccioni.